N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 162° Luglio 2024 Anno XIV°  

GRANDE SUCCESSO A TEATRO DELL’ATTORE LUCA CAPUANO LA NOSTRA PUNTA DI DIAMANTE CON “LA FABBRICA DEI BOTTONI DI SUGHERO.”

 

GRANDE SUCCESSO A TEATRO DELL’ATTORE LUCA CAPUANO LA NOSTRA  PUNTA DI DIAMANTE CON “LA FABBRICA DEI BOTTONI DI SUGHERO.”

 By Angelo Martini – 22 Dicembre 2017

Luca Capuano si conferma uno dei più talentuosi attori, la nostra punta di "Diamante", del Teatro, Fiction e Cinema Italiano, con la sua nuova commedia originalissima " La fabbrica dei bottoni di sughero", andata in scena sul palcoscenico del Teatro Spazio Diamante nel cuore di via Prenestina a Roma. Proprio ieri sera Luca Capuano ha spopolato su Canale 5 con l’amatissima Tre Rose di Eva, e dopo dieci anni torna con la brillante commedia noir “La fabbrica dei bottoni di sughero”, scritta e diretta dall’eclettico Marco Cecili. Luca nei panni dell’ispettore  Gallican, un personaggio che sembra tagliato apposta per lui, si potrebbe pensare ad una nuova fiction sulle reti ammiraglie con questo personaggio dalla doppia personalità, molto elegante e generoso, ma a volte cinico, calcolatore, innamorato solo di se stesso, in preda all’unica cosa che conta nella vita, come tutti i personaggi, “ Il denaro”, simpatico il tormentone del cappello lanciato verso l’attaccapanni mai centrato. Bellissimo il finale quando Luca Capuano cambia l’espressione del viso e della voce, impossessandosi della sua vita e di quella degli altri con un colpo di scena da maestro della recitazione, nel silenzio che porta alla chiusura del sipario, con gli applausi del gremito e contemporaneo Spazio Diamante figlio del noto Teatro Brancaccio.
Una pièce teatrale con  un poker d’assi di Protagonisti top già noti al pubblico,  il folletto Ludovico Fremont in Motello, bravissimo si muove in scena come un ballerino, veloce e fantasioso portando la sua voce su diversi piani sonori.  Stefania Chiara Cavagni, brava concentratissima , voce acuta, veste il personaggio di Marie, la donna contesa da tutti, con una valanga di parole tutte memoria, frivole, piccanti, banali ma pungenti, che ama essere corteggiata, ma anche sbeffeggiata. Gianni Alvino in Dondolo, inseparabile dalla scatola degli ultimi 100 esemplari al mondo, i preziosi bottoni di sughero, fratello della vittima Marco Biernie Cecili, che poi in realtà è il regista di se stesso e di tutto il suo misfatto finale, di una commedia essenziale, cruda una vera mini fiction televisiva, tutti a contendersi la tormentata e ambita scatola di sughero,  una sottilissima citazione ai maestri del passato attaccati alle cose, alla “Roba”, che poi infine viene presa dallo spirito di Bernadette dall’attrice Camilla Zecca, sorella di Marie.
Bello il preludio  “Al Chiaro di Luna”, della sonata di Beethoven in Do# minore, struggente ed affascinante, molto femminile, con il basso che scende cromaticamente che irrompe, sull’ urlo di Marie, che squarcia il silenzio in sala,  e  scopre il corpo del ricco Bernie che giace a terra, apparentemente senza vita, che fa saltare il gremito  pubblico in sala, e da il “ La” all’originale commedia “ agrodolce”. La fabbrica dei bottoni di sughero, prodotta dalla Surreale Produzioni, in collaborazione con Ass. Culturale Quattr’etresette, con l’aiuto regia di Gioia Raiti, i costumi di Stefania Chiara Cavagni, press office e grafica Flavia Maccaferri, per gli scatti fotografici di Ilenia Lolli.
Abbiamo incontrato il protagonista Luca Capuano, dietro le quinte, subito dopo la commedia per una breve intervista a caldo.

Luca complimenti per la tua performance, hai interpretato tanti personaggi nella tua carriera, ma questo dell’ispettore è veramente inedito, come ti sei preparato!!!

Per me è la prima volta in cui recito in una commedia, anche grottesca, e mancavo dieci anni dall’ultimo spettacolo. Abbiamo fatto le prove per un mese, ispirandomi un po’ all’ispettore Clouseau, ma cercando di creare il personaggio su me stesso. Per me non è stato facile, non avendo mai fatto cose comiche, poi nel grottesco ti senti anche ancora più scomodo.

Bello il tormentone del lancio del tuo cappello!
Ahhhh Un giorno mi sono detto questo cappello che indosso io lo lancio, lo lanciavo nel vuoto. Allora mi sono detto, mettiamoci un appendiabiti così magari faccio centro !! Ahhh stasera però niente centro, alle prove l’ho beccato ahhhh.

Stasera in questa Prima Mondiale,  hai avuto un emozione particolare!!
Si certo, questa sera si, sono arrivati i miei familiari, da Napoli, dalla Puglia perché qualcuno lavora lì, si è spostato per me, e quindi avevo una doppia responsabilità, sentendomi  ancora più emozionato.

Ieri sera eri in onda su Canale 5 con la tua fiction top “ Le tre rose di Eva”, e oggi qui con “La Fabbrica dei bottoni di sughero”, cosa intravedi nella tua fabbrica dei tuoi sogni!!!
In futuro speriamo di portare questo spettacolo in giro in tournè con tante repliche, al momento lo presentiamo al pubblico romano, per qualche data, e poi a Gennaio al Teatro Marconi e Cyranò sempre a Roma,

Ti consideriamo come Punta di Diamante stasera!! Citavi sempre tuo padre nel tuo monologo, ma a chi dedichi la tua formazione !!
La mia formazione di vita, a tutti quelli che mi hanno fatto crescere: la famiglia i fratelli gli amici che ancora oggi sono qua, la mia formazione professionale, è un arricchimento che viene ogni giorno. La mia prima fu  Sebastiano Lo Monaco, con Carlo Giuffre “Miseria e Nobiltà, fu un grande insegnamento, lui anche dopo la centesima replica continuava a studiare il particolare.

Se dovessi scegliere una canzone da poter dedicare per dedicare alla tua commedia “ La fabbrica dei bottoni di sughero”
Ahhh Luca comincia a cantare……
“ Ma il cielo è sempre più blu”…..Qui è una critica ai vizi, ai mali dell’uomo, invece questa canzone è una speranza, perché il cielo è sempre più blù, guardare avanti ed in alto”

Pubblicato: 25/12/2017
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