N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 174° Luglio 2025 Anno XV°  

Rome Chamber Music Festival. Intervista a Robert McDuffie, fondatore e Direttore artistico

XXII Edizione del Rome Chamber Music Festival 

Rome Chamber Music Festival. Intervista a Robert McDuffie, fondatore e Direttore artistico

by Sabina Fattibene 

La musica da camera ha da anni un volto nuovo grazie ad un festival, piccolo gioiello dell'offerta musicale della Roma estiva, giunto alla 22^ edizione, si è svolto all'Auditorium della Conciliazione dal 14 al 19 giugno 2025, il “Rome Chamber Music Festival”.

Quattro date per una maratone cameristica, con un programma fuori dal comune, con star della musica classica che affiancano giovani talenti selezionati da tutto il modo, per eseguire brani classici noti e meno noti, dalle note di Pierluigi da Palestrina a Tartini, a Brahms, Handel, Mahler, Ravel, Rozsa sino ad arrivare al virtuosismo Klezmer del celeberrimo clarinettista David krakauer.

Il Festival è stato Fondato dal celebre violinista, Robert McDuffie, nel 2003, di cui è anche direttore artistico, ha negli anni ricevuto il patrocinio di Roma Capitale, del Ministero della Cultura, della Regione Lazio, dell'Ambasciata degli Stati Uniti d'America presso lo Stato italiano.

Direttore Robert McDuffie lei è nato in Georgia, viene a Roma per vacanza è si innamora della città e decide di viverci per un periodo della sua vita, però sente che alla città manca un Festival di musica da camera,era necessario?

Vengo a Roma rimango sbalordito dalla sua bellezza ci resto con la famiglia 6mesi, vivo in centro, ma sento che alla città manca un qualcosa che esalti la musica da camera, sempre vista come un concerto per due o tre elementi, volevo fare qualcosa di più grandioso, fare un Festival con un progetto ben definito, diverso dai soliti. Volevo portare a Roma i miei giovani allievi a cui insegnavo negli Stati Uniti, ne ho parlato con un mio musicista molto noto, ma lui era scettico, ci sono tanti Festival, mi disse non funzionerà. Ma io sono americano vedo molto oltre, decisi che dovevo fare un Accademia anche a Roma e poi confluire tutto in un Festival di musica da Camera, rivolto ai giovani talenti, coinvolgere i giovani, per avvicinare altri giovani alla musica da Camera.

La musica da Camera è troppo di nicchia, ma il Festival nato, si può dire, quasi per scommessa, è diventato grandioso, perchè i giovani sono protagonisti ?

Certo la missione del Festival è di selezionare giovani talenti da tutto il mondo e farli esibire a Roma, dare loro una opportunità di crescere artisticamente attraverso la musica da Camera, portarli al Festival, include anche il sostegno a giovani talenti, attraverso il Steven della Rocca Young Professional Program. Questo programma, fatto in memoria di Steven Della Rocca, da la possibilità ai giovani di diventare professionisti della musica, incoraggiandoli a costruire le loro carriere. Dal 2003 ad oggi abbiamo lanciato tantissimi giovani di talento che sono stati inseriti nel mondo della musica,siamo arrivati a ventiduesima edizioni, il Festivalè entrato nell'anima delle persone che ogni anno vengono numerosi ai concerti. Grazie alla città di Roma che ha creduto in me.

Un grande successo richiama personalità che la appoggiano, come Berlusconi.

Roma è una città magica dove tutto parla di storia, sono americano ma al tempo stesso un po' romano, io vivevo in centro ospite dei principi Ruspoli, ero spesso con la nobiltà romana e tanti personaggi della cultura. Ogni giorno ero sul Gianicolo a casa Barrese, eseguivo una performance musicale di un quartetto d'archi, ogni mattina mi recavo al Gianicolo per suonare, un giorno mi arriva la telefonata di Berlusconi, lo avevo conosciuto la sera prima al mio concerto a villa Taverna, era entusiasta dei miei concerti e del mio progetto. Mi sentivo onorato di aver suscitato interesse nel Premir italiano. Al telefono mi dice: ”Voglio che tu suoni al Maurizio Costanzo Show perchè quella è una vetrina importante la gente deve conoscerti”. Infatti vado da Costanzo faccio un concerto, ricevo tanti applausi e riconoscimenti, è stato tutto emozionante.

Tramite questa intervista ho scoperto Robert McDuffie un uomo speciale con grande verve ed energia, sia nella vita che sul palco, quando suona il suo violino è prorompente ti trasmette la sua gioia per la musica. E'un musicista fuori dai soliti schemi, he riesce a farti amare anche le aree più ostiche, il suo successo è meritatissimo.

Nell'edizione del 2025 del Festival tanti sono stati gli artisti di fama internazionale: il pianista Andrea Lucchesini, il compositore e direttore d’orchestra Flavio Emilio Scogna, il clarinettista David Krakauer, i solisti del coro Vox Medicea diretti da Mark Spyropoulos (insieme al celebrato English Cornett & Sackbut Ensemble), e Héctor Ulises Passarella, genio del bandoneon.

Nella serata inaugurale del 16 si mescola il sacro al profano, viene eseguito il “Trillo del diavolo” di Giuseppe Tartini, a seguire l'omaggio al Giubileo alla musica sacra del Rinascimento italiano, con i solisti di Vox Medicea, diretti da Mark Spyropoulos, insieme al The English Cornett & Sackbut Ensemble, che celebra a Roma i suoi 30 anni di carriera.

Mentre nella serata finale del 19 giugno si celebra la maestosità della Natura con la sinfonia n.1 in re maggiore il Titano” di Gustav Mahler, in versione da Camera per quattordici strumenti, diretta dal compositore e direttore d'rchestra Flavio Emilio Scogna. E' un momento epico, che si concluderà con un omaggio ad Astor Piazzolla, suonato dal maestro Hèctor Ulises Passarella con il bandoneon, e a sorpresa si concederà un un bis, per acclamazione dei presenti.

Pubblicato: 01/07/2025
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