N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 174° Luglio 2025 Anno XV°  

il primo incontro di paraboxe in Toscana

Una notte di stelle, a Firenze allo Stadio Bozzi, il primo incontro di paraboxe in Toscana 

il primo incontro di paraboxe in Toscana

 

A Firenze, il 18 giugno, in un attimo… a centro ring si consuma l’ultimo atto, il verdetto dei giudici e la gioia del vincitore che alza il braccio ed è la vittoria. E poi l’ultimo gesto, l’ ultimo atto di profondo rispetto: l’abbraccio che cancella ogni traccia di ostilità tra i due contendenti e li fa sentire profondamente fratelli, questo è il pugilato, questo il suo fascino. Un fascino che viene da lontano. Da quei primi epici incontri, narrati nelle pagine dell’Iliade e dell’Eneide, in cui i pugili si affrontavano proteggendosi le mani con lacci di cuoio e placche di piombo.

E in quell’attimo di lacrime per l’emozione nel cielo una manciata di fuochi d’artificio, colorati, scoppiettanti, vivi, stelle felici in cielo, roba di un attimo….hanno vinto tutti, per il coraggio, le sfide, per un mondo nuovo, forse è un gioco ma rappresenta il coronamento di tante sfide del disabile che prova, tenta, ma è nello sport che si trova il coraggio di incontrare lo sport, che per il disabile non è un gioco, ma un’attività ricreativa che può aprire le porte di grandi legami che durano anche tutta la vita.

Per il disabile la sfida è quotidiana, ogni giorno, come una montagna, sul volto del disabile si legge una vita difficile, di chi sa trasformare il dolore in forza, infatti chi è disabile vede questo mondo pieno di sfide, in ogni cosa, ogni giorno, le strade sono in salita, piene di ostacoli ma si possono aprire tante strade che ti portano in cima da dove puoi vedere un panorama che ti toglie il respiro, l’azzurro del mare, la leggerezza delle vele al vento, e poi la gente che ti sorride, quando prima ti scansavano....

Oltre a quelli noti per la salute, ci sono gli aspetti emotivi e sociologici. Il disabile che fa sport non conosce gli ostacoli, anzi riesce a eliminarli o ad aggirarli. Significa vedere il proprio corpo sotto un’altra prospettiva, quella attiva e che partecipa.

Come ha affermato l’Assessora allo Sport Letizia Perini…lo sport rappresenta un pilastro fondamentale nella vita delle persone con disabilità, contribuendo non solo al miglioramento della salute fisica, ma anche alla promozione del benessere psicologico e sociale. Dobbiamo credere fermamente nell’importanza di includere attività sportive nei programmi di supporto per i nostri giovani e meno giovani, offrendo loro opportunità concrete per sviluppare abilità, autostima e connessioni sociali. Oltre ai benefici fisici, lo sport ha un impatto significativo sulla salute mentale in quanto partecipare a competizioni e allenamenti regolari aiuta a ridurre lo stress, migliorare l’umore e combattere la depressione e l’ansia. L’attività sportiva stimola la produzione di endorfine, noti come gli “ormoni della felicità”, che generano una sensazione di benessere e soddisfazione.

L’inclusione sociale è un altro aspetto cruciale del ruolo dello sport per i disabili. Partecipare a team sportivi e eventi comunitari permette alle persone con disabilità di sentirsi parte integrante della società, rompendo barriere e pregiudizi. La condivisione di obiettivi comuni e l’interazione con compagni e allenatori crea un ambiente di supporto e amicizia, essenziale per la costruzione di una rete sociale solida.

Dobbiamo lavorare incessantemente per garantire che tutti i nostri ragazzi più sfortunati abbiano accesso a queste opportunità, con la convinzione che lo sport sia un diritto di tutti e un potente strumento di emancipazione e integrazione. In conclusione, lo sport per le persone con disabilità non è solo un’attività ricreativa, ma un mezzo per migliorare la qualità della vita, promuovere la salute e favorire l’inclusione sociale. Dobbiamo essere tutti impegnati a sostenere e promuovere queste iniziative, consapevoli del loro impatto positivo su tutta la comunità.

ULTIMO E NON MENO IMPORTANTE…UN GRAZIE: Ci hanno creduto per primi gli Assessori allo sport del Comune di Firenze Cosimo Guccione e l’attuale Assessora Letizia Perini, e poi i maestri allenatori Cristiano Mazzoni e Simone Vannuzzi, gli atleti disabili il fiorentino Matteo Fabbri e il veneto Gianluca Perale, i ragazzi, correttissimi ed educati, della squadra di pugili Fiorentini come i ragazzi pugili della Romania e il loro allenatore Dan Ghiurca, l'allenatore di Gianluca Perale Nicola Masiero, gli sponsor che hanno creduto nel primo evento di paraboxe in Toscana, il Comitato Toscano e Luca Tassi, coordinatore della Paraboxe, tutto lo staff che si è adoperato all'allestimento delle complesse apparecchiature, lo staff della Palestra A.S.D. Sempre Avanti Firenze, lo Stadio Bozzi Porta Romana per la loro accoglienza e la Palestra Dinamika Special Boxe.

 
Writer: pressdinamikaspecialboxe. com

Crediti ph: Gianni e Marco Pasquini 

Pubblicato: 02/07/2025
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