N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 162° Luglio 2024 Anno XIV°  

Putin ordina di distruggere la diga di Nova Khakovka, in Ucraina.

In foto in basso a destra, uno dei terroristi russi che ha distrutto la diga, immortalato  su Tik Tok,

ed alcune foto di Kherson allagata

NYT: Prove che la responsabilità è della Russia

Putin ordina di distruggere la diga di Nova Khakovka, in Ucraina.

by Giulio de Nicolais

Uccidere, violentare, seviziare, torturare e deportare popoli e molti 300mila bambini, distruggere paesi e città,  rubare la cultura del vicino camuffandola per sgradita, creare sete, fame e freddo distruggendo le infrastrutture civili dello Stato Ucraino con la guerra: tutto ciò fà Vladimyr Vladimyrovich Putin, l'ex colonnello del Kgb delfino di Andropov, da un decennio fattosi il Dittatore di questa Russia, un uomo divenuto filo-mongolo che ha la violenza come Valore e che vorrebbe riconquistare in Europa le terre che facevano parte dell'Impero Russo.

"Il fine giustifica i mezzi", come sosteneva Macchiavelli?

E' giusto dunque in questa logica oggigiorno tutta putiniana, ma che è stata anche quella di Stalin negli anni più bui e drammatici dell'Urss, distruggere la diga di Nova Khakovka, in Ucraina creando un disastro ecologico immenso, al fine di fermare un'ipotetica controffensiva dell'Esercito ucraino che volesse giustamente liberare la penisola di Crimea, terra ucraina, occupata dai Russi nel 2014?

Una scelta cinica quella Russa, come le tante altre che in questo anno di guerra della Federazione Russa in Ucraina, come gli attacchi missilistici che hanno distrutto le centrali elettriche in inverno o le bombe da 1500kg planate direttamente esplodendo sui palazzi a Kiev, Dnipro, Kherson, Kharkiv, Mikolayv, Odessa, Leopoli, che hanno fatto tanti morti civili, tra cui 15mila bambini, e danni immensi al patrimonio naturale dell'Ucraina e quello abitativo.

Insomma, ieri mattina i Russi hanno distrutto la diga di Nova Khakovka, facendo riversare 12milioni di mq di acqua inquinata su 40 paesetti e la citta di Kherson che si ergono lungo il tratto del fiume Dinepr, che precede la sua foce nel Mar Nero.

Terroristi Russi, criminali come il loro Putin!

Come lo Stalin, che fece saltare la diga di Zaporizhya nel 1941, per rallentare l’avanzata dei nemici. Il numero degli ucraini affogati, allora, si dice, arrivò a 20mila morti.

Non sappiamo ancora quale sia, il bilancio di vite umane ucraine perse per la distruzione della diga con l'attentato di ieri 6 giugno 2023.

Putin è sempre più come Stalin?

"Eliminate le persone, eliminato il problema" - asseriva Stalin.

Dopo 100 anni, i delitti contro l'umanità commessi da Stalin e dalla Russia, non sono stati ancora condannati da un Tribunale internazionale come accadde invece a Norimberga nel 1946 per i delitti nazisti.

Ecco allora, che oggigiorno Putin si sente impunemente autorizzato a reinfliggere in Ucraina i medesimi delitti commessi dal suo predecessore impunito. Il fatto ulteriormente vergognoso, è che il 75% del popolo Russo approva l'operato del suo diabolico dittatore.

Il mondo sarebbe un mondo migliore, se non esistesse la questa Federazione Russa, il suo Dittatore Putin così cinico? Probabilmense sì: la Federazione Russa si va sempre più identificandosi con il Male. 

Questa Russia così organizzata, socialmente, militarmente, politicamente, avrebbe terminato il suo corso logico di esistenza: essa non  serve più allo scopo per cui nel 1600 fu costituita, non serve più nè all'Europa nè tantomeno all'Asia, pertanto sarebbe meglio che implodesse smembrandosi. Soltanto la Moscovia ha un estrazione culturale europea con città come Mosca e SanPietroburgo, progettate da architetti anche italiani e costrite con patrimoni tedeschi. Il resto è territorio asiatico oggi russo è appartenuto a Mongolia, Cina, Giappone e ad essi sarebbe cosa naturale che tornasse, dicono alcuni studiosi della geopolitica mondiale.

Un futuro russo positivo tuttavia potrebbe concretizzarsi con un cambiamento radicale della classe dirigente di questo Paese.

"Russia Libera", la formazione partigiana di cittadini russi, che recentemente,  hanno cominciato a liberare la Moscovia (Russia europea) al modo Garibaldino, vorrebbero togliere Putin e instaurare a Mosca un governo democratico. E' di questi giorni la notizia dei fermenti politici russi che potranno promuovere la nascita di un CNL russo in Russia (Comitato di Liberazione Nazionale), simile a quello nato in Italia 1943-1947,  un'organizzazione politica e militare italiana costituita dai principali partiti e movimenti antifascisti del Paese, che produsse il Governo Parri. L'organismo russo farebbe capo a Ponomariov, noto oppositore di Putin in patria, ma anche a Caesar il capo militare partigiano russo ed al vicepresidente di Gazprombank Igor Volobuev.

Potrebbe dunque esserci un futuro inedito e democratico per i russi non fanatici del totalitarismo putiniano.

Intanto ieri il Presidente Ucraino Volodimyr Zelensky ha convotato il Comitato di Sicurezza Nazionale per fare il punto della drammatica situazione del suo Paese dopo l'attentato terrorista russo che ha distrutto la diga di Nova Khakovka. Il fatto di questo ennesimo attentato terroristico russo in Ucraina è rimbalzato sul tavolo del G7. Già nella serata di ieri, i leaders dei 7 Paesi più industrializzati del mondo hanno commentato il nuovo dramma ucraino perpetrato dalla mano russa, ed hanno promesso attenzioni, ed ulteriori aiuti a Kiev.

 

 

 

Pubblicato: 07/06/2023
Share:


Ultime interviste