N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 174° Luglio 2025 Anno XV°  

Ci ha lasciato Arnaldo Pomodoro Scultore Visionario Moderno

Ci ha lasciato Arnaldo Pomodoro Scultore Visionario Moderno

by Sabina Fattibene

Domenica 22 giugno 2025,si è spento Arnaldo Pomodoro, a Milano alla soglia dei 99 anni, nella sua casa. Ne ha dato comunicazione la Fondazione che porta il suo nome, diretta da Carlotta Montebello. Lo scultore, conosciuto, per le sue sfere di bronzo, era nato il 23 giugno del 1926 a Morciano di Romagna.

La sua formazione a Pesaro, si trasferisce poi a Milano dal 1954, dove fa la sua ricerca artistica che parte da altorilievi in cui emerge una singolarissima “scrittura”, interpretata in modo vario dai maggiori critici. È nei primi anni Sessanta, però, che comincia ad affrontare la tridimensionalità, sviluppando delle sculture a tutto tondo, incentrate sulle forme della geometria solida: sfere, dischi, piramidi, coni, colonne, cubi.

Il materiale di Pomodoro è il bronzo, che rende riconoscibili le sue opere (negli anni 60 non potendo permettersi il bronzo, che richiedeva una fusione in fonderia, usava il piombo, più economico).

Il maestro stesso dichiarava in una intervista rilasciata per Repubblica, che all' inizio non usava il bronzo, saldava con la fiamma ossidrica piccole strutture costruite attorno ad anime di legno. Le sue sculture si riconoscono dal loro modo unico di essere lavorate, superfici squarciate, corrose, scavate, con l'intento di rompere la perfezione per scoprirne l'essenza che è il mistero racchiuso in esse.

Questo suo concetto di andare dentro la materia è una scoperta condivisa con un altro artista, con cui negli anni 60, stringe rapporti di amicizia, Lucio Fontana che utilizza il taglio della tela per esplorare il concetto di spazio, che lo porta a superare i limiti della pittura tradizionale. Il gesto del taglio è un modo per rivelare lo spazio che si trova dietro la tela, creando il concetto artistico di spazio “cosmico”.

La vicinanza a Fontana porta Arnaldo Pomodoro ad aderire al gruppo Informale Continuità, questo fu un momento di ricerca fondamentale per affinare il suo stile. Realizza, in questo periodo la prima grande opera su larga scala nel 1966, quando l'Expo di Montreal gli commissiona una sfera di tre metri e mezzo di diametro.

Questa sarà la prima grande opera di una serie di sculture pubbliche che accentua il carattere internazionale di Pomodoro, da Milano, Copenaghen, Brisbane, Los Angeles, Darmstadt, di fronte al Trinity College dell’Università di Dublino, al Mills College in California, nel Cortile della Pigna dei Musei Vaticani, di fronte alle Nazioni Unite a New York, nella sede parigina dell’Unesco, nei parchi sculturali della Pepsi Cola a Purchase e dello Storm King Art Center a Mountainville.

Il maestro ha lasciato un eredità immensa sparsa in tutto il mondo,opere che emanano una grande energia di un visionario che ha realizzato una scultura parte di una realtà cosmica .

La direttrice della Fondazione Arnaldo Pomodoro ha affermato “Con la scomparsa del maestro il mondo dell'arte perde una delle sue voci più autorevoli, lucide e visionarie”.

I funerali si sono svolti oggi  pomeriggio, giovedì 26 giugno, nella Chiesa di San Fedele, in piazza San Fedele a Milano. 

Pubblicato: 26/06/2025
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