N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 162° Luglio 2024 Anno XIV°  

"BURLESQUE STORY - DALLA FOGLIA ALLA VOGLIA" - BAGAGLINO

La donna, nella storia, regina di bellezza, fascino, seduzione, intrigo e potere

"BURLESQUE STORY - DALLA FOGLIA ALLA VOGLIA" - BAGAGLINO

Roma.  8 marzo 2012. Un piccolo drappello di femministe dell'ultima ora, in servizio permanente effettivo, ha provato a rovinare la festa. Ma non c'è riuscito, anzi ha dato un tocco in più di simpatico caos e divertimento all'acclamatissimo debutto dello spettacolo "Burlesque Story- Dalla foglia alla voglia", messo in scena al Bagaglino-Salone Margherita dal mitico regista tv Gino Landi. Era l'8 marzo, festa della donna, e così 5 femministe-musiciste armate di cartelli e strumenti musicali, si sono sentite in diritto di correre a manifestare dinanzi al delizioso teatro liberty di Via Due Macelli. A tempo di musica, suonando tamburo, sax e trombone, agitavano cartelli con su scritto "La donna non è un oggetto", "Abbasso la gnocca" e via di questo calibro. Gli ospiti che arrivano al Bagaglino e la folla di curiosi assiepati le guardavano incuriositi, con tutto il baccano che facevano, chiedendosi allibiti: "Ma chi sono queste? L'esercito della salvezza?". A riportare la calma in quegli attimi concitati, tra telecamere e flash in delirio, c'ha pensato la granitica Rosa Pol, la proprietaria del Bagaglino, che uscita in strada ha intimato alle ragazze manifestanti di andarsene, visto che non avevano capito lo spirito dello spettacolo, per nulla offensivo nei confronti della donna. "Qui non c'è nulla di volgare e la donna non è mai stata trattata come un oggetto nei nostri spettacoli. La volgarità non è mai stata di casa al Bagaglino", ha detto loro la Pol, riuscendo nell'ardua impresa di mandar via le ragazzette. Ad accogliere gli ospiti,  due hostess in abiti lunghi paillettati con spacchi inguinali alla Belen, in bella mostra all'ingresso del teatro. Le mutande, stavolta, seppur microscopiche, c'erano. Mancava semmai l'ormai strafamosa farfallina, che tutti speravano di intravedere. E' stato comunque un successone lo spettacolo che racconta la storia del Burlesque con ironia e sensualità, dagli anni Venti ad oggi, attraverso femme fatali come Messalina, Mata Hari, Cleopatra, Marilyn Monroe, Edith Piaf. Applausi a scena aperta ad ogni numero di strip e cori da stadio alla fine per Gino Landi. Fasci di mimose miste a rose rosse continuavano ad arrivare nei camerini per la rossa fatale Giulia Di Quilio, primadonna dello show che regala anche un nudo intregrale finale ma rigorosamente al buio, e per le colleghe  Elisa Bucino, Giulia Cencioni, Ilenia D'Agostino, Claudia Delli Noci, Elisabetta Persia, Federica Pinto, Erika Puddu, Jessica Ridenti, Ester Vinci, Francesca Zanon. Tutte bravissime, apprezzate per la preparazione ma anche per quei fisici pazzeschi e "nature", non stravolti dalla chirurgia plastica. I Vip non si sono fatti pregare e sono accorsi in gran numero al Bagaglino, litigandosi come sempre come ragazzini dispettosi i posti nella prime file. Tanto che Pippo Franco, che ha passato il testimone a Gino Landi e al suo show dopo mesi di "Bambole non c'è un euro", al braccio della moglie Adele, è andato a sedersi nel palchetto in galleria. Quasi volesse passare inosservato. Il Burlesque attrae donne e uomini di tutte le fasce di età. Sì è divertita un mondo, ad esempio, la sempreverde Silvana Pampanini, omaggiata da tutti e scortata dall'amica Silvana Augero, che applaudiva convinta in prima fila. Divertita anche la bella "Papi-girl" Graziana Capone, meglio nota come l'Angelina Jolie di Bari. Lei ancora lavora alle dipendenze di Berlusconi: a Palazzo Grazioli è nello staff che ogni mattina prepara la rassegna stampa al Sultano di Arcore. Graziana, abitino nero con inserti di pelle incollato alle forme, ha presentato per la prima volta in pubblico il fidanzato Andrea, imprenditore, con cui convive a Trastevere. E ha promesso che presto tornerà con Berlusconi a vedere lo spettacolo. "Piacerebbe molto a Silvio, è tutto così sensuale ma così raffinato, di classe". In rappresentaza di Pippo Baudo, impegnato a Cologno Monzese nella sua notte da Jena, è arrivata la storica segreteria Dina Minna, legatissima a Gino Landi. In pochi l'hanno però riconosciuta. Tra i velluti rossi del teatro, ecco Marisa Laurito con l'autore tv Ugo Porcelli, Rosanna Lambertucci col marito, i neosposi Samuela Sardo e Massimo Romeo Piparo, noto regista di musical, Jocelyn Hattab, Gigi Marzullo con la compagna, l'attrice Emy Bergamo che è stata anche la madrina della serata, l'attore Pino Ammendola, Tony Binarelli e signora, la bionda Elena Ossola e la rossa Metis Di Meo, Enrico Mutti e fidanzata, le gemelle tv Squizzato, Maria Monsè. In gran numero gli aristo-ospiti: il principe Guglielmo Giovanelli Marconi, la principessa Irma Capece Minutolo con il principe siciliano Fabrizio Michele Tortorici di VignaGrande, la principessa Orietta Boncompagni Ludovisi, il marchese Giuseppe Ferrajoli con la sua Olga, il marchese Giulio de Nicolais de' Ampudia d'Afflitto e l'immancabile Dani del Secco d'Aragona. Cartellino timbrato anche per la rossa di AltaRoma Valeria Mangani col marito Adolfo Panfili, Federica e Fabiana Balestra, il regista Massimo Natale, le stiliste di lingerie "Bra Fitting" Pati&Jo, Roberta Beta, lo stilista Cesare Guidetti. l'onorevole Paris, il notaio tv Luigi Pocaterra, Alex Partexano, la cantante napoletana Angelica Sepe e tanti altri. A dare manforte alle 11 showgirl che cantano, ballano, recitano e si spogliano con maestria e grazia, sono arrivate anche alcune colleghe di Burlesque coi loro look sofisticati anni Venti che hanno mandato in tilt i fotografi: Maria Loana Gloriani, in arte Marlò, e Silvia Manganiello, in arte La Dyvina, scesa aristocraticamente da una Limousine bianca al braccio di Giuseppe Gelvatti. Applausi anche per gli attori Salvatore Cuggia e Manuela Tasciotti che col ballerino Jean-Michel Danquin animano lo spettacolo, per le musiche di Alberto Laurenti e Pino Perris e per il produttore Tom Del Monaco.

Pubblicato: 15/03/2012
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