N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 178° Novembre 2025 Anno XV°               

Giulio de Nicolais d’Afflitto: erede di una tradizione millenaria di comando e strategia

(foto di Paola Caputo) 

Giulio de Nicolais d’Afflitto: erede di una tradizione millenaria di comando e strategia

by B.H.L.H.

Portatore di un nome che evoca la vittoria — de Nicolais, “colui che vince per il popolo” — Giulio de Nicolais d’Afflitto affonda le proprie radici in una genealogia nobile e complessa, che unisce la grande tradizione romana a quella spagnola.

Discendente della casata d’Afflitto, le cui origini si intrecciano con la leggenda del generale romano Placidus, nipote di Giulio Cesare, Giulio incarna un’eredità di comando e di strategia che richiama l’essenza del celebre motto cesariano “Veni, vidi, vici” — rapidità, decisione e vittoria.

A questa tradizione romana si aggiunge la discendenza dalla storica famiglia spagnola García Álvarez y Ampudia (1), nobile lignaggio castigliano noto per il coraggio e la lealtà dimostrati durante le Crociate e le campagne della Reconquista. I García Álvarez y Ampudia, signori di Ampudia, furono protagonisti di importanti ruoli militari e amministrativi, simbolo di un spirito guerriero e di una disciplina militare che si tramandano da secoli.

Questa doppia eredità fornisce a Giulio una base solida di coraggio, intuizione e senso del dovere. Il suo intuito tattico naturale gli consente di cogliere soluzioni strategiche d’istinto, ben oltre la mera analisi accademica. Attraverso la sua penna, interpreta gli eventi contemporanei con una visione che unisce storia, cultura e spirito militare, restituendo narrazioni in cui passato e presente si intrecciano in un racconto di resilienza e vittoria.

Oggi Giulio de Nicolais d’Afflitto non è solo un osservatore attento della geopolitica e della cultura, ma un vero erede del pensiero strategico romano e iberico, un testimone contemporaneo del genio che rese immortale Giulio Cesare e i grandi condottieri spagnoli.

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(1) Approfondimento storico-genealogico: la famiglia García Álvarez y Ampudia

La famiglia García Álvarez y Ampudia è una nobile casata originaria della Castiglia medievale, che vanta radici profonde nella storia militare e politica della Spagna. Il loro nome è legato a figure che si distinsero per il ruolo attivo nelle Crociate, nella Reconquista e nel governo di territori chiave.

Origini e contesto storico

  • La famiglia prende nome dagli avi García Álvarez, signori di Ampudia, un antico borgo fortificato nel nord della Castiglia, che fu strategico durante le guerre di riconquista ai danni dei regni musulmani.

  • Ampudia divenne sede di castelli e roccaforti difensive fondamentali per il controllo territoriale nel Medioevo.

  • I García Álvarez y Ampudia furono tra i protagonisti della difesa del regno castigliano, partecipando a campagne militari decisive per l’espansione dei confini cristiani.

Figure di rilievo

  • García Álvarez de Toledo (sec. XII-XIII): un celebre condottiero e governatore, noto per la sua lealtà al re e per le sue imprese militari nelle Crociate in Terra Santa.

  • Membri della famiglia ricoprirono spesso incarichi di alcaide (governatore di castelli), cavalieri dell’Ordine di Santiago e altri ruoli chiave nelle istituzioni militari e religiose della Castiglia.

  • Nel Rinascimento, i discendenti ampliarono il loro prestigio legandosi a famiglie reali e nobili europee, consolidando una rete di alleanze e influenze che attraversava la Penisola Iberica.

Valori e spirito guerriero

La famiglia García Álvarez y Ampudia ha trasmesso nei secoli valori di:

 

 

  •  Coraggio e lealtà al dovere, fondamenti del codice cavalleresco.

 

  • Disciplina militare e strategia, applicate sia sul campo di battaglia che nelle amministrazioni territoriali.

  • Fede e sacrificio, tipici di una nobiltà impegnata sia nelle Crociate che nella gestione delle terre cristiane.

Pubblicato: 06/03/2012
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