Roma, Teatro degli Audaci: “Verità e Follia - Enrico IV “ di Luigi Pirandello
by Sabina Fattibene
Finzione e follia, maschera e smascheramento, sono i temi di Luigi Pirandello, che troviamo in una delle sue commedie più rappresentative l'Enrico IV portato in scena, al Teatro degli Audaci di Roma dal 10 al 13 Marzo 2022, Mino Sferra che ne ha curato l'adattamento e la regia.
E' una tragedia in tre atti che si trasforma in commedia nel funambolico rapporto tra uomo e personaggio sempre in bilico tra finzione verità e follia, chi meglio dell'attore può recitare la follia, l'attore che ogni sera si sdoppia,che ogni sera si sottopone a una forma di psicanalisi.
Pirandello colloca la vicenda nel 900, un nobile prende parte a una storica cavalcata in costume vestendo i panni dell'imperatore di Germania Enrico IV. Alla messa in scena partecipano Matilde Spina, donna di cui il nobile è innamorato e il barone Belcredi, suo rivale in amore. Quest'ultimo, durante la parata a cavallo gli punge l'animale facendo disarcionare l'avversario che, battuta la testa nella caduta, al suo risveglio crede realmente di essere l'imperatore germanico. Sarà però una presa in giro,si trasforma in un buffone per prendersi gioco della borghesia ipocrita,allo stesso tempo la follia diventerà rivalsa, vendetta e tragedia .
Lo spettatore viene ad essere coinvolto, quasi a sua insaputa, all’interno di una seduta psicoanalitica dalla quale uscirà, a fine spettacolo, con molti e rilevanti quesiti sul suo personalissimo vissuto. L’intreccio della commedia pirandelliana sarà il pretesto per ragionare sulla follia, sul gioco ambiguo della finzione, L’attore finge, proprio come Enrico,che attraverso la finzione costringe gli altri a fingere.
“Mi ha sempre affascinato – dichiara l'attore Mino Sferra – questa opera di Pirandello sul significato filosofico di follia perchè calzante metafora sulle frustrazioni delle problematiche dell'uomo moderno. Scavando nell'intimo degli individui,il personaggio mescola pazzia,lucidità e recitazione in un gioco di maschere adattabili alle diverse situazioni. La mia regia – conclude Mino Sferra – fa da ponte tra ironia e drammaticità, di cui il testo si nutre, nel doppio gioco tra autore e personaggi”.
La commedia è stata prodotta dall'Associazione Culturale G.T.M. Con l'Accademia Menandro. Gli interpreti sono Max Russo, Giancarlo Loffarelli, Natalia Spina, Lorenzo Sferra, Sara Scardovi, Antonio Formisano, Emanuele De Robbio, Michele Calabretta, Riccardo Pietrangeli. Musiche di Fabio Lombardi costumi Raffaella Tirelli scene Salvatore Liistro e Alessio Parissi aiuto regia Serena Parissi .

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