N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 165° Ottobre 2024 Anno XIV°  

PATRIZIA PELLEGRINI NATUROPATA

PATRIZIA PELLEGRINI NATUROPATA
Da oltre dieci anni mi occupo di naturopatia con particolare attinenza ai disturbi funzionali, mi riferisco a disturbi che riguardano un numero enorme di persone, non inquadrabili nell’ambito patologico e per questo non riconoscibili come interlocutori dal proprio medico curante che, dal suo punto di vista, non può che classificare il proprio paziente come “sano”.
 
La medicina, infatti, divide distintamente il ciclo vitale di un individuo in due fasi: salute e malattia. Attraverso la Naturopatia Funzionale siamo in grado di aggiungere una terza fascia, quella relativa al disturbo funzionale, che può essere sostenuto da un’alimentazione scorretta.
 
Scrive ad esempio Ippocrate (Kos 460 a.C. – Larissa 377 a.C.): “Chi non conosce il cibo non può capire le malattie dell’uomo”
Nella medicina funzionale ogni paziente è unico. Per ogni persona dunque esiste una terapia in grado di condurla a uno stato di completo benessere, oltre che una serie di regole di vita in grado di farla stare in salute.
 
La scelta della specifica terapia viene fornita dallo stato del sistema biologico e della funzione d’organo o d’apparato su cui si sceglie di intervenire. Ma la medicina funzionale si rivolge ad altre categorie di soggetti. Esiste un cono d’ombra, una specie di limbo, costituita da soggetti che, pur non godendo di ottima salute, vengono considerati sani soltanto perché non hanno manifestato ancora le loro problematiche con alterazioni di laboratorio.
 
Questi individui vengono chiamati “sani per statistica di laboratorio”. per risolvere problematiche legate sia alle patologie organiche che funzionali, la medicina funzionale utilizza i sistemi di cura convenzionali laddove ritiene insufficienti o inefficaci le tecniche terapeutiche non convenzionali o laddove lo renda necessario il quadro patologico. Tra gli approcci “alternativi”
maggiormente utilizzati dalla medicina funzionale vi sono sicuramente agopuntura, osteopatia, fitoterapia, medicina
ortomolecolare e omeopatia.
 
La medicina funzionale focalizza il proprio interesse sui cosiddetti “disturbi funzionali” manifestati da un soggetto, ponendo l’accento sulla causa invece che sul sintomo. Il sistema diagnostico e terapeutico della medicina funzionale si basa sui meccanismi di regolazione e di controreazione allo stress dei sistemi viventi, con l’intenzione di stimolare l’organismo a
ritrovare il naturale equilibrio. La medicina funzionale nasce dalla volontà di ricollocare in ambito medico le situazioni borderline, a volte “funzionali” anche per la medicina scientifica.
 
Ogni evento, fisiologico o patologico che sia, presenta una componente funzionale normoreattiva che si è in grado di potenziare e ottimizzare al fine di ritornare allo stato di equilibrio. La peculiarità dell’approccio funzionale è
l’attenzione prevalente alla reattività fisiologica e alla capacità di autoregolazione del sistema. L’obiettivo è dunque mettere il sistema in condizione di recuperare da solo, compensando gli stressori responsabili dei sintomi. Tra i meccanismi di regolazione dei sistemi viventi vi è la regolazione neurovegetativa (sistema ortosimpatico e parasimpatico), la regolazione metabolica (catabolica o anabolica) e la regolazione cerebrale.
 
Fulcro della medicina funzionale è dunque la conoscenza dei meccanismi fisiologici di regolazione, al fine di individuare rapidamente il giusto protocollo terapeutico per favorire la corretta performance del sistema.
La medicina funzionale si basa sui meccanismi di regolazione dello stress per stimolare l'organismo e ritrovare l’equilibrio.
Scopriamola meglio.
 
Che cos'è la medicina funzionale.
La medicina funzionale focalizza il proprio interesse sui cosiddetti “disturbi funzionali” manifestati da un soggetto, ponendo l’accento sulla causa invece che sul sintomo. Il sistema diagnostico e terapeutico della medicina funzionale si basa sui meccanismi di regolazione e di controreazione allo stress dei sistemi viventi, con l’intenzione di stimolare l’organismo a
ritrovare il naturale equilibrio. La medicina funzionale nasce dalla volontà di ricollocare in ambito medico le situazioni borderline, a volte “funzionali” anche per la medicina scientifica.
 
Ogni evento, fisiologico o patologico che sia, presenta una componente funzionale normoreattiva che si è in grado di potenziare e ottimizzare al fine di ritornare allo stato di equilibrio. La peculiarità dell’approccio funzionale è l’attenzione prevalente alla reattività fisiologica e alla capacità di autoregolazione del sistema. L’obiettivo è dunque mettere il sistema in
condizione di recuperare da solo, compensando gli stressori responsabili dei sintomi. Tra i meccanismi di regolazione dei sistemi viventi vi è la regolazione neurovegetativa (sistema ortosimpatico e parasimpatico), la regolazione metabolica (catabolica o anabolica) e la regolazione cerebrale.
 
Fulcro della medicina funzionale è dunque la conoscenza dei meccanismi fisiologici di regolazione, al fine di individuare rapidamente il giusto protocollo terapeutico per favorire la corretta performance del sistema.
 
La medicina funzionale offre sia al medico sia al paziente la possibilità di avere un approccio in grado di spiegare la causa o le cause di un problema di salute, senza doversi focalizzare sul sintomo. Tra gli aspetti positivi della medicina funzionale vi è l’integrazione della malattia con la comprensione della fisiologia e della funzione, la ricerca di interventi terapeutici
proporzionati all’entità del disturbo e di protocolli terapeutici efficaci nella prevenzione e nella patologia. Nel fare ciò, la medicina funzionale rivolgerà l’intervento terapeutico verso il supporto nutrizionale, l’omeopatia e la fitoterapia. Un altro beneficio della medicina funzionale è sicuramente la ricerca di un’integrazione tra la medicina e le metodiche complementari,
condotta mediante una metodologia scientifica nello studio delle terapie complementari al di fuori di filosofie e scuole di pensiero, proponendo un modello diagnostico e terapeutico sperimentato per qualificare e differenziare il rapporto col paziente. 
 
Ma non dimentichiamoci l’importanza dell’attività fisica abbinata alla cura dell’alimentazione....
 
DI LUCA CUCCHI POSTUROLOGO.
Stare bene e prendersi cura del proprio benessere psico-fisico è diventata un’esigenza prioritaria per affrontare al meglio i ritmi e le sfide della quotidianità. Perchè il  benessere va oltre la salute fisica e incorpora molte sfere, da quella mentale, emozionale, spirituale, a quella sociale e ambientale. La condizione ideale di equilibrio, stabilità e buona qualità di vita va scoperta mettendosi in gioco in prima persona.
 
Ed ecco, quindi, la necessità di “provare” nuove sensazioni, la più semplice....camminare nella natura, sensazioni tattili, calde, avvolgenti, morbide, vibranti, visive come i giochi di luce, dei colori, tenui, accesi, sfuggenti. Alla riscoperta di suoni che si percepiscono camminando, suoni vivaci, intensi o melodiosi, sussurrati. Ai profumi, delicati, ma anche persuasivi, freschi, stuzzicanti. Fino alla rivelazione di sapori piacevoli, dolci e amari, confortanti, ma anche frizzanti e stimolanti. Per ciascuno di noi, ogni sensazione è unica, inaspettata. Alimentazione e camminata sportiva sono strettamente correlati, per ottenere risultati duraturi è importante integrare un’attività fisica a una dieta equilibrata. Alimenti ricchi di omega 3, proteine
magre, frutta e verdura ricche di antiossidanti, carboidrati complessi aiutano a migliorare la funzione muscolare.
Camminare non è mai solo uno sport o una attività fitness.
 
Soprattutto se svolto nella natura porta con sé benefici per la mente e per lo spirito, potenziati dal contatto diretto con la natura, capace di risvegliare una sintonia primordiale già presente dentro di noi.
 
PER ULTERIORI INFORMAZIONI
Patrizia Pellegrini Naturopata Bioterapeuta Nutrizionale
Metodo Molecolare
Alimentazione Consapevole
Giornalista Pubblicista OdG della Calabria
Ambasciatrice della Dieta Mediterranea
Per appuntamento 333 999 55 32
Luca Cucchi
Istruttore di ginnastica posturale, esperto in biomeccanica e educatore del

movimento istruttore FIDAL, riflessologia facciale 

Pubblicato: 03/07/2024
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