L'Europa supporterà militarmente l'Ucraina senza gli Usa

Le autorità britanniche e francesi, impegnate nella definizione di un piano per un eventuale dispiegamento di una missione di pace in Ucraina, hanno discusso della necessità di considerare concretamente l’eventualità che il presidente statunitense Donald Trump decida di ritirare il sostegno americano.

"Stiamo guardando la situazione con pragmatismo: non ci aspettiamo che gli Stati Uniti partecipino attivamente", ha affermato una fonte occidentale citata dal Telegraph, riferendosi al tono piuttosto pessimista emerso durante un incontro tenutosi all’Aia.

Un diplomatico europeo ha inoltre osservato: "Il dibattito si è incentrato soprattutto su come continuare a garantire l’assistenza all’Ucraina, partendo dal presupposto che Washington si limiterà a fornire alcuni contributi mirati, come il supporto d’intelligence."

Al momento, cresce la preoccupazione che Trump possa davvero mettere in atto la sua minaccia di ritirare il coinvolgimento degli Stati Uniti, dopo non essere riuscito a ottenere una disponibilità da parte di Vladimir Putin ad avviare un negoziato.

Dall'inizio dell'invasione russa su larga scala fino alla fine di dicembre 2024, gli Stati Uniti hanno erogato circa 123 miliardi di dollari in aiuti, comprendenti sostegno economico, militare e umanitario — si tratta del pacchetto più consistente mai stanziato per l’Ucraina da un singolo paese.

L’ultimo contributo, pari a 500 milioni di dollari, è stato annunciato il 9 gennaio e consisteva in armamenti prelevati direttamente dalle scorte dell’esercito americano tramite il meccanismo della Presidential Drawdown Authority (PDA). La nuova amministrazione Trump, al momento, non ha reso noti ulteriori pacchetti di aiuti, preferendo concentrarsi su iniziative diplomatiche con Kiev e Mosca per cercare una soluzione al conflitto.