N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 173° Giugno 2025 Anno XV°  

Un alieno in patria RAI3: Riconoscere lo Stato di Palestina è un dovere

ALESSANDRO DI BATTISTA  A “UN ALIENO IN PATRIA” (RAI 3): 

“RICONOSCERE LO STATO DI PALESTINA E’ UN DOVERE”
Roma, 31 maggio 2025
Un alieno in patria RAI3: Riconoscere lo Stato di Palestina è un dovere

“Riconoscere lo Stato di Palestina è un dovere. Lo scorso anno abbiamo presentato con l’associazione Schierarsi, che ho fondato, 80 mila firme per una proposta di legge di iniziativa popolare per il riconoscimento dello Stato di Palestina. Il fatto che oggi Macron voglia riconoscere lo Stato di Palestrina è una bella notizia, ma non ferma i massacri”. Lo ha affermato l’attivista, saggista ed ex deputato del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista, nel corso del programma “Un alieno in patria”, condotto da Peter Gomez, in diretta, su Rai 3.

 

Secondo Di Battista bisogna “imporre sanzioni immediate” e “richiamare tutti gli ambasciatori dallo Stato “terrorista” di Israele. Bisogna convocare urgentemente il consiglio di sicurezza della Nazioni Unite, imporre un embargo senza precedenti per uno Stato che sta compiendo un genocidio in diretta streaming”.

 

Per l’ex deputato il fatto che sia cambiata una parte dell’opinione pubblica sulla Palestina è avvenuto “grazie a tutti coloro che non hanno accettato il ricatto dell’uso strumentale antisemitismo. Dopo il 7 ottobre la pubblica opinione aveva una certa opinione sulla Palestina. Dall’8 ottobre è la data nella quale è iniziata la seconda della pulizia etnica della Palestina. Grazie al lavoro di tanti attivisti è cambiato il pensiero della pubblica opinione e dunque i politici, che comunque hanno a che fare teoricamente con il consenso - già hanno i problemi con l’astensionismo – hanno iniziato a percepire la gravità della situazione. Tutti tranne la “donna madre Cristiana” che continua a tacere. Ricordo la Meloni commuoversi dalla Fagnani dicendo: “Quando io vedo i bambini non riesco a non piangere” e non ha detto una parola per gli oltre 20 mila bambini decapitati, fatti a pezzi, bruciati vivi dai terroristi israeliani e squagliati dalle bombe israeliane prodotte dagli Usa, in Germania e pure in Italia”.

 

Secondo Di Battista “non c’è una guerra a Gaza. Mentre c’è una guerra tra Russia e Ucraina, a Gaza non è così. Coloro che descrivono la situazione a Gaza come guerra mentono”. Inoltre, intervenendo su Hamas, per l’ex deputato in quel contesto “la lotta armata non funziona. In questo io la penso come Craxi che nel 1985, con la crisi di Sigonella, disse che “a lotta armata per un popolo che vuole cacciare l’invasore – e i palestinesi stavano tentando di cacciare l’invasore – è più che legittima”. Secondo Di Battista gli uomini di Hamas “sono anche terroristi. Ma oggi i peggiori terroristi del mondo non sono quelli di Hamas, ma sono i soldati dell’esercito israeliano”.


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Antonio Ranalli
Approfondimento
 

Pubblicato: 01/06/2025
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