N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 167° Dicembre 2024 Anno XIV°  

TRUMP ANNULLA INCONTRO PUTIN PER L'ATTACCO RUSSO ALL' UCRAINA DELLO SCORSO 25 NOVEMBRE

Donald Trump - Sebastian Kurz Petro Poroshenko: la sintesi degli interventi sulla crisi Russia Ucraina e qualche indiscrezione.

TRUMP ANNULLA INCONTRO PUTIN PER L'ATTACCO RUSSO ALL' UCRAINA DELLO SCORSO 25 NOVEMBRE

Donald Trump, il presidente americano l'ha annunciato, su Twitter con un messaggio personale, il 29 novembre., che ha annullato l’incontro che si doveva tenere in Argentina ai margini del G20, con Putin.
" In base al fatto che le navi e marinai non sono stati restituiti in Ucraina dalla Russia, ho deciso che sarebbe stato meglio per tutte le parti interessate di annullare il mio colloquio in precedenza programmato in Argentina con il presidente Vladimir Putin. Attendo con ansia un nuovo vertice significativo non appena questa situazione sarà risolta!" , ha twittato Trump verso le ore 16: 30
L’incontro dei presidenti degli Stati Uniti e della Federazione Russa era previsto per il giorni 30 novembre e  1 ° dicembre.

Sempre ieri 29 novembre, il Cancelliere austriaco Sebastian Kurz  ha inteso rivolgere un appello alla Federazione Russa “affinchè  lasci liberi i soldati ucraini e restituisca le navi all'Ucraina". Il cancelliere, indirizzando ile sue affermazioni verso il Presidente russo, l’ ha messo in guardia dal l’effettuare  un'ulteriore attacco all’Ucraina. nel conflitto già in essere acutizzatosi lo scorso 25 novembre  quando le motovedette russe hanno sparato a tre navi ucraine nello Stretto di Kerch:  "Una cosa deve essere chiara, non c'è alcuna soluzione militare a questo conflitto, l'Ucraina è un Paese nelle nostre immediate vicinanze e abbiamo un forte interesse alla sua stabilità e a un suo positivo sviluppo".

Sempre ieri 29 novembre, il Presidente della Repubblica di Ucraina, Petro Poroshenko , in un intervista che ha rilasciato alla tedesca Bild ha asserito che la Germania è uno tra i più stretti alleati dell’Ucraina; egli stesso auspica che nella Nato gli Stati siano pronti a inviare di nuovo le proprie navi da guerra  nel Mare d’Azov come deterrente contro la politica aggressiva della Russia, per garantire la sicurezza dell’Ucraina: Putin intenderebbe riannettere alla Federazione Russa tutti i Paesi che erano parte dell’Urss, quindi per quanto riguarda l’Ucraina, prima si è riannesso la Crimea , poi il Donbass, adesso vuole il Mare d’Azov, alla fine l’intero nostro Paese.

Sempre Petro Poroshenko, l’inossidabile, iperattivo e indomito Presidente dell’Ucraina, in un altro contesto sempre ieri, ha sostenuto la necessità di costruire una Base Usa in Ucraina, da mantenere in modo permanente, in modo da costituire un forte deterrente all’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca.. Parlando di questo argomento ha fatto riferimento alla situazione della Polonia, la quale già da tempo ospita un contingente militare Americano.

Da indiscrezioni pare che la località prescelta per la costruzione della Base Usa in Ucraina sia nei pressi della città marittima di Mykolaiv, porto strategico sul Mar Nero, in precedenza durante l’Urss, sede dei più prestigiosi cantieri navali militari dell’Unione Sovietica. In attesa della  realizzazione definitiva dello strategico sito militare americano, gli Stati uniti, in qualche modo non lasceranno sola l’Ucraina assistendola nei modi più consoni a rafforzare le compagini dell’ormai moderne sue forze armate, con l’invio di armi e specialisti.

Pubblicato: 30/11/2018
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