N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 167° Dicembre 2024 Anno XIV°  

Il Santo Padre, Benedetto XVI lascia il pontificato

“Ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro,a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti”.

Il Santo Padre, Benedetto XVI lascia il pontificato

di Patrizio Imperato di Montecorvino

Il Santo Padre, dal 28 febbraio, lascia il Suo pontificato a seguito della ingravescentem aetatem cioè per l’età avanzata, un motivo certamente legato ai tempi, la responsabilità, le scelte, le decisioni, le azioni da prendere ed intraprendere che legano strettamente la figura del Pontefice alla contingenza della Chiesa ai nostri tempi e con Essa alla precipua Missione Universale a favore dell’Uomo, in una costante azione di discernimento che sempre più si erge sui quotidiani passi che un Pontefice deve promuovere, in Ossequio al Magistero della Chiesa ed in Obbedienza ai dettami del Suo Fondatore. Questa deliberata decisione è stata manifestata durante il concistoro per la canonizzazione dei martiri di Otranto (1480). La Casa Pontificia e Il Collegio Cardinalizio hanno accolto nel più profondo silenzio e rispettoso smarrimento la notizia della Sua decisione. Lo stesso portavoce Vaticano, Padre Federico Lombardo, si è detto “sorpreso” di questo annuncio come, “un fulmine a ciel sereno”, lo è stato per il decano del Collegio Cardinalizio; S. Em. Rev.ma Card. Angelo Sodano. Pertanto, dovrà essere convocato un Conclave per l’elezione del Suo successore. Questo l’annuncio delle dimissioni di Benedetto XVI: “Ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro,a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005. Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l’amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti”. Non è la prima volta, nella storia della chiesa, che un pontefice decide di dimettersi. Il primo fu Papa Clemente I che venne esiliato nel 97 d.C., poiché non era in grado di dirigere la Chiesa. Clemente I, papa Ponziano, Bendetto IX, Celestino V e, oramai, il penultimo, Papa Gregorio XII nel 1415.  Atto previsto dalle norme del Codice di Diritto Canonico, come rilevabile dal canone 332, comma 2 che così recita: “Nel caso che il Romano Pontefice rinunci al suo Ufficio, si richiede per la validità che la rinuncia sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che alcuno la accetti”. Joseph Aloisius Ratzinger, dottore della Chiesa, ha 85 anni ed è in carica dal 19 aprile del 2005 e dalle ore 20 del 28 febbraio ritornerà fra gli eminenti cardinali di S.R.C. che, con le sue preghiere, studi e riflessioni continuerà la sua incessante opera di moderatore e di testimone fedele al suo Maestro e Signore, comunicando al popolo santo di Dio e al mondo intero le indicazioni fondamentali per la tutela e il bene della Chiesa Universale, della Famiglia e della Società; stante i moltissimi impenitenti che sempre oltre sanno rendersi indegni di questo nobilissimo creato e benedetta Vita.  

 

Pubblicato: 12/02/2013
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