N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 160° Maggio 2024 Anno XIV°  

Ci lascia a 90 anni Sandra Milo, Vamp del Cinema Italiano

Ci lascia a 90 anni Sandra Milo, Vamp del Cinema Italiano

by Sabina Fattibene

 

La diva delle dive del Cinema italiano Sandra Milo ci ha lasciato all'età di 90 anni, il 29 Gennaio 2024 alle 8,25 del mattino. Si è spenta serenamente mentre dormiva con accanto i figli Debora Ergas, Ciro e Azzurra De Lollis e i suoi adorati cani. Da tre mesi soffriva per un male ai polmoni che se l'è portata via.

Uno spirito libero con l'animo di un eterna fanciulla,di una ingenuità sorprendente giocosa, vivace, sorridente, una donna di grande fascino, magnetica anche in tarda età.

La sua è stata una lunga carriera dedicata al Cinema con grandi registi, primo fra tutti Federico Fellini che la scelse come musa dei suoi film e la chiamò affettuosamente "Sandrocchia", con lui una grande attrazione, come lei ha dichiarato dal film 8 ½. Una storia clandestina durata 17 anni con due film insieme, oltre otto½ anche Giulietta degli Spiriti.

Al Cinema era molto richiesta dai grandi registi con cui ha lavorato, Roberto Rossellini, Antonio Petrangeli, Sergio Corbucci, Luigi Zampa, Dino Risi,Luciano Salce, Pupi Avati, fino a Gabriele Salvatores, Gabriele Muccino. Instancabile ha lavorato anche in tarda età, tra i suoi ultimi lavori un film girato a Firenze “Che bella storia la vita” e la serie TV “Gigolò per caso” uscito a Natale su Prime, con grande successo.

Le sue forme morbide  hanno affascinato tanti uomini importanti. Tanti amori nella sua vita fra cui un grande della politica della prima Repubblica Bettino Craxi si vedono a cena alla fine della partita Milan Juve e scocca una scintilla. Di lui dichiarava “ Bettino era intelligente, colto, passionale ma anche un amante dalla A maiuscola” . La relazione durerà tre anni. Il rapporto con gli uomini per la Milo non era solo sesso ma voglia di protezione, sicurezza, quel senso di paternità che gli è mancata da quando era giovanissima.

L'attrice parlava spesso nelle intervista della sua famiglia e del padre che non ha vissuto. Nasce a Tunisi l'11 Marzo del 1933 da madre toscana e padre siciliano, il suo vero nome Salvatrice Elena Greco (viene scelto Milo pensando alla Venere di Milo), cresce con la madre Marie Greco, la sorella Maia (da lei molto amata) e la nonna in Toscana a Vicopisano provincia di Pisa. Del padre si sà che non era presente sin dalla sua infanzia, lei avrebbe dichiarato che suo padre si assentò per andare in guerra, si arruolò nella guerra d'Africa nel 1936 e che tornò quando il conflitto finì, tanti anni senza di lui, una mancanza che avrebbe sentito per tutta la vita.

Da ciò che fu scritto di lei sui più noti rotocalchi, Sandra sarebbe cresciuta senza un padre, ma lo avrebbe sempre cercato attraverso gli uomini di cui si è innamorata; la sua vita sentimentale però fu turbolenta: il primo matrimonio, a quindici anni, con il marchese Cesare Rodighiero venne annullato dal Tribunale della Sacra Rota. La causa dell'annullamento del legame dal marito, si legge sia stata la morte del bambino che Sandra attendeva, e nato prematuro. Sposò, quindi, in seconde nozze il produttore televisivo greco Moris Ergas da cui ha avuto la prima figlia Deborah. Il terzo matrimonio è stato con il medico Ottavio De Lollis, padre di Azzurra e Ciro, dal De Lollis si separa nel 1986.

Il secondo marito Moris Ergas produsse il film “Il generale della Rovere” con la regia di Roberto Rossellini in cui  Sandra ebbe il suo primo ruolo importante. Quel legame terminò bruscamente, era un uomo violento che l'avrebbe picchiata più volte arrivando a romperle la mascella ed a perdere l'udito da un orecchio: lei non lo denunciò, perchè avrebbe potuto portargli via la figlia.

Nel matrimonio con il De Lollis la abbandona con i due figli Azzurra e Ciro non dando più notizie di sé. La Milo avrebbe dichiarato che Ottavio è rimasto ragazzo, non sente la responsabilità di essere padre, che a lei sarebbe  dispiaciuto che i figli crescendo non avrebbero avuto il padre vicino nei momenti che ne avrebbero avuto bisogno.

Questa sua vita sentimentale di abbandoni e di insicurezze l'ha portata a cercare negli uomini che incontrava l'affetto e la protezione che non aveva mai avuto.

Il legame con Federico Fellini le colmava questa mancanza e l'appagava.

Donna sensibile, Sandra ha vissuto momenti cupi per alcuni anni a causa problemi economici con il fisco, di cui ha parlato con sofferenza in alcune interviste, ma nonostante tutto si è anche preoccupata degli altri.

Nel 2020 fece uno sciopero della fame e si incatenò alle transenne di palazzo Ghigi chiedendo aiuti per i lavoratori dello spettacolo che nel periodo covid erano penalizzati dalla pandemia, non potendo lavorare.

Nel 2021 riceve il premio alla carriera durante la sessantaseiesima edizione dei David di Donatello all'età di 89 anni.

I funerali si sono svolti nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo a Roma. Tanti i personaggi vip intervenuti e la gente comune, per salutarla . Numerose le corone di fiori, risaltano quella del Comune di Roma a nome del sindaco Gualtieri, quella di Rita Pavone con scritto “Cara Sandra,mi rimani nel cuore”.

Fra i tanti intervenuti anche l' attrice Gloria Guida che ha detto di lei “Era una donna fantastica, aveva la stessa età della mia mamma, le volevo bene. Era una diva, non diva”.

Il parroco all'omelia assolve la Milo dal suo avere tanto amato e dice “ Si sentiva una peccatrice perdonata, amava donare, la sua generosità è il segno della sua fede”. Nella bara l'attrice ha voluto un'immagine di Gesù, a cui era legata. La gente comune sul sagrato l'ha abbracciata stringendosi intorno alla bara quando è uscita dalla chiesa, salutandola con un applauso. 

Pubblicato: 01/02/2024
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