N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 159° Aprile 2024 Anno XIV°  

PERIFERIE, SANTORI: “CLIMA PESANTE, BASTA CHIACCHIERE BLOCCARE NUOVI ARRIVI”

 Roma: Dopo le rivolte di Tor Sapienza, Tor Pignattara e Fidene, sono i cittadini della Romanina e del quadrante di Roma Sud ad essere preoccupati per l’arrivo di nuovi immigrati in contesti già abbandonati dalle istituzioni.

PERIFERIE, SANTORI: “CLIMA PESANTE, BASTA CHIACCHIERE BLOCCARE NUOVI ARRIVI”

 Ormai la situazione è fuori controllo e il sindaco Marino sta cercando di riparare ai danni commessi per mesi. Ma spesso la pezza è peggio del buco. Dopo le rivolte di Tor Sapienza, Tor Pignattara e Fidene, sono i cittadini della Romanina e del quadrante di Roma Sud ad essere preoccupati per l’arrivo di nuovi immigrati in contesti già abbandonati dalle istituzioni. Ora è la volta dell’Infernetto, ma si rincorrono delle voci sempre più insistenti sull’arrivo di ulteriori immigrati presso l’Hotel Petra, struttura attualmente non in funzione, nel quadrante Tuscolano”, così Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio.

“A pochi passi dall’hotel Petra, di fronte al centro commerciale Domus, esiste già un palazzo occupato da decine di extracomunitari di cui da tempo chiediamo lo sgombero. Anche all’Infernetto, a seguito del trasferimento di 24 minori al centro di accoglienza a via Salorno provenienti dalla struttura Morandi di Tor Sapienza, da cui è partita la protesta dei giorni scorsi, gli animi si scaldano e il clima si fa teso. Ricordiamo al Sindaco che è sua la responsabilità di aver fatto morire di accoglienza e di buonismo le periferie romane chiedendo al Governo di inviare un numero superiore di immigrati nella Capitale vantandosi di essere la città più accogliente d’Europa. Stessa e più alta responsabilità  è del ministro dell’Interno Alfano che  con il disastroso Mare Nostrum ha aperto le porte all’invasione delle nostre città retrocedendo gli italiani a cittadini di serie b, senza lavoro e senza speranze. L’obiettivo di mescolare ed integrare i diversi gruppi etnici, finanziato con fiumi di denaro, sta fallendo e il contemporaneo aumento del tasso di disoccupazione giovanile degli italiani di fatto creano una profonda intolleranza e un processo sociale che non può essere arginato con le chiacchiere e spostando il problema da una parte all’altra della città” conclude la nota di Santori.

Roma, 17 Novembre 2014


Pubblicato: 18/11/2014
Share:


Ultime interviste