N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 178° Novembre 2025 Anno XV°               

Festa del Cinema, Roma apre con una storia di coraggio

 (foto di Paola Caputo)

Festa del Cinema, Roma apre con una storia di coraggio

by Paola Caputo

La ventesima edizione della Festa del Cinema di Roma ha alzato il sipario con un messaggio potente: il cinema, oggi più che mai, deve raccontare chi siamo e dove stiamo andando. Niente tappeti rossi autoreferenziali o aperture scontate. Il festival ha scelto di iniziare con una storia vera e profondamente attuale: La vita va così, il nuovo film di Riccardo Milani, presentato fuori concorso nella sezione Grand Public. La pellicola racconta la vicenda di Efisio Mulas, un pastore sardo che ha scelto di resistere a un’offerta milionaria pur di difendere la sua terra dalla speculazione edilizia. Un uomo qualunque che, nel silenzio, ha detto no a chi voleva trasformare una spiaggia incontaminata in un resort di lusso.

Una commedia? Sì, ma con un’anima profondamente politica e civile. Il film, interpretato da Diego Abatantuono, Virginia Raffaele, Aldo Baglio e Geppi Cucciari, usa l’ironia per parlare di temi fondamentali come la salvaguardia del territorio, l’identità culturale, la resistenza alle logiche del profitto a ogni costo. È il ritratto di un’Italia che esiste ancora, lontana dai riflettori, che crede nel valore delle radici e nel diritto di dire “basta”. Un’apertura in controtendenza, che punta dritta al cuore del pubblico.

La cerimonia inaugurale si è tenuta all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, cuore pulsante della manifestazione, con una presenza istituzionale di rilievo: il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e Alessandro Onorato assessore al Turismo, Grandi Eventi e Sport. Salito sul red carpet, il sindaco Gualtieri ha salutato l’inizio della ventesima edizione con parole cariche d’orgoglio. “Questa è una festa speciale – ha detto – perché celebra vent’anni di cinema, ma soprattutto perché coinvolge tutta la città. Roma è la capitale del cinema, e vogliamo che lo sia ogni giorno dell’anno”.

Gualtieri ha sottolineato il valore popolare dell’evento, la sua capacità di uscire dai confini dei salotti culturali per abbracciare la città intera. E non è solo retorica: la Festa è il culmine di un’estate in cui Roma è stata animata da decine di arene cinematografiche all’aperto, che hanno avvicinato il pubblico al grande schermo con una proposta di qualità. Ora si alza l’asticella: la Festa del Cinema vuole essere un crocevia di idee, un laboratorio creativo, un osservatorio sul mondo che cambia.

Dal 15 al 26 ottobre, Roma si trasforma in un’unica, grande sala cinematografica diffusa. Oltre all’Auditorium, il festival coinvolge biblioteche, musei, spazi culturali, piazze. Ovunque si parlerà di cinema. La Festa è prodotta dalla Fondazione Cinema per Roma, con il sostegno di Roma Capitale, Regione Lazio, Cinecittà per conto del Ministero della Cultura, Camera di Commercio e Fondazione Musica per Roma. Collaborano partner di peso come Alice nella città, la Cineteca di Bologna, il Centro Sperimentale di Cinematografia e il MAXXI.

Il programma, come sempre, è ricco e articolato. In concorso, la sezione Progressive Cinema propone visioni coraggiose, capaci di leggere il presente con sguardo lucido e originale. Accanto, sezioni non competitive come Freestyle, che abbraccia formati liberi e sperimentali, Grand Public per il grande pubblico, Proiezioni Speciali, Best of 2025 con il meglio dei festival internazionali, e Storia del Cinema, con restauri e omaggi ai maestri del passato.

Ma la Festa non si ferma alla visione. Ci sono incontri, dibattiti, masterclass. Il pubblico potrà ascoltare grandi autori raccontare il loro esordio nel ciclo Absolute Beginners, oppure assistere a dialoghi inediti tra due protagonisti del cinema grazie a Paso Doble. Momenti pensati per chi ama il cinema non solo da spettatore, ma anche da cittadino e da pensatore.

I premi? Tanti, ma mai scontati. Oltre ai riconoscimenti ufficiali per Miglior Film, Miglior Regia, Sceneggiatura e Interpretazioni, quest’anno si aggiunge l’Industry Lifetime Achievement Award, dedicato a figure internazionali che hanno lasciato un’impronta profonda nel mondo del cinema. Debutta anche il Premio Miglior Documentario, segnale chiaro che il festival scommette anche sul cinema del reale. E per le nuove voci, c’è il Premio Miglior Opera Prima Poste Italiane. Il pubblico, come sempre, sarà protagonista: a loro il compito di assegnare il Premio del Pubblico Terna.

In un panorama festivaliero spesso ingessato, la Festa del Cinema di Roma continua a distinguersi. Non cerca solo il glamour, ma vuole incidere nel dibattito culturale. Vent’anni sono un traguardo importante, ma non sono un punto d’arrivo. Roma guarda avanti, forte di un’identità cinematografica che unisce tradizione e sperimentazione. Perché il cinema, quando è vivo, non si celebra: si vive, si discute, si trasforma. Proprio come questa città. 

Pubblicato: 18/10/2025
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