N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 159° Aprile 2024 Anno XIV°  

L’Arte multimediale sbarca nella Capitale

All'Istituto Culturale Coreano si è inaugurata, il 25 febbraio, la mostra “From the Past”: tre sale per parlare della cultura coreana passata, presente e futura, attraverso la tecnologia.

L’Arte multimediale sbarca nella Capitale

 

by Sabina Fattibene

All’Istituto Culturale Coreano,si è presentata la mostra “From the Past”, una moderna rassegna di arte multimediale, che dura fino al 26 marzo.  Nell'esposizione si punta a far incontrare la tradizione coreana con il progresso tecnologico. Gli argomenti e le fonti delle opere provengono proprio  da patrimoni culturali tradizionali della Corea. Vale a dire  sono nate ispirandosi al passato, reinterpretate attraverso la tecnologia culturale corrente,le arti multimediali, e racchiudono l’intento di mostrare la potenzialità della cultura tradizionale nel futuro all’interno della continuità del tempo. In questa rassegna importante è l’interazione degli spettatori i quali, diversamente dalle mostre tradizionali, sono coinvolti in una partecipazione diretta e pratica: in questo modo viene sottolineata l’importanza della comunicazione. I contenuti temporali vengono collocati nello spazio e in questo spazio, attraverso il ciclo di comunicazione delle persone, gli spettatori si avvicinano e comprendono in modo naturale le culture tradizionali della Corea. La mostra si sviluppa su tre sale per parlare della cultura coreana Passata, Presente e Futura,dove contenuti temporali sono stati collocati in uno spazio. attraverso la tecnologia.                                                    

Si tratta di una mostra che si concentra sulla partecipazione attiva - dice Choong Suk Oh, direttore dell’Istituto - perchè oggi la tecnologia coreana è in grado di far cambiare espressione anche ad un quadro come la Monna Lisa”. La curatrice Minkyung Kim : ”Sono onorata di essere in un paese così antico. Spero che attraverso questa mostra possa aumentare l’interesse per il nostro Paese”.

Esaminando la mostra troviamo nella  Sala centrale opere di riferimento al Passato del  professor Junghwan Sung, dove troneggia un grande quadro con i protagonisti in movimento, grazie alla tecnologia,che emette un cwanto di un monaco buddista. Pitture tradizionali dei celebri pittori Hong-do Kim (1745-1806?) e Yun-bok Sin (1758- ?) .del periodo Joseon rese  visibili agli spettatori attraverso grafiche tridimensionali e tecniche di animazione.

La sala 1 rappresenta la sala del Presente “From the Past” dell’artista Seung ku Han, ( diplomato in arte scultoree con un master in arte multimediale.)  all’interno della Sala si può suonare il Buk, uno degli strumenti tradizionali coreani tutt’ora utilizzato. Anche nell'Arte  scultoree  si usa la tecnologia, suonando un tamburo,si cambiano le espressioni del volto di un manichino. Si interagisce personalmente per scoprire l’Hanbok (abito tradizionale coreano) indossato dagli antichi funzionari all’interno dei ritratti. In particolare il “Networked Identities”, opera di arte multimediale, esteriormente rende possibile un’esperienza diretta dello strumento coreano, mentre interiormente permette di concentrarsi nell’atto rituale del suonare lo strumento, scomponendo così il proprio ego. Poi riprendendo nuovamente a suonare, si riempiono gli spazi vuoti dell’ego scomposto con nuovi aspetti del presente.

La sala 2 rappresenta la sala del futuro “From the Past” del gruppo di artisti di arte multimediale Le Congpoje il gruppo,è composto da cinque persone (presenti qui solo tre artisti) In questo spazio essi hanno reinterpretato il mondo del celebre letterato Jeong-hui Kim (1786-1856), del periodo Joseon, attraverso un linguaggio futuristico di video e suoni interattivi. In particolare, la bellezza delle forme ritrovata nelle opere principali dell’artista, “Yu Hee Sam Me” e “Gye San Mu Jin”. viene collegata con la bellezza delle forme dell’alfabeto coreano rendendole visibili in uno spazio tridimensionale. Inoltre, i suoni che riempiono gli spazi di allestimento, attraverso diversi processi di cambiamento della proprietà dei materiali, esprimono la filosofia artistica dell’artista Jeong-hui Kim che valica i limiti dei ricordi del passato e si collega al futuro. Il gruppo Le Congpoje utilizza stoffe su schermi dove passano le interpretazioni delle opere. Suono e tradizioni di parole coreane in italiano. Parole, colori e suoni offrono una visione più ampia. Le stoffe sono le stesse utilizzate per la realizzazione degli abiti tradizionali coreani. Una delle artiste ne indossa uno del 1600.                                  

Tra i presenti la conduttrice di Rai news24 Josephine Alessio e gli artisti italiani Massimo Bomba e Giulio Gorga.

Periodo mostra “From the past” – 26 febbraio – 26 marzo 2020.

Istituto Culturale Coreano, via Nomentana 12

Lunedì – giovedì 10,30 – 20. Venerdì 10,30 – 18.

 Ingresso gratuito

Pubblicato: 27/02/2020
Share:


Ultime interviste