N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 159° Aprile 2024 Anno XIV°  

OSTIA, SANTORI “IL 31 MARZO CHIUDE LA SEDE DEL GIUDICE DI PACE. RISCHIO GUERRA CIVILE”

Quale burocrazia semplificata. La scure del governo Renzi si abbatte sui cittadini esasperati e come al solito il sindaco Marino è assente

OSTIA, SANTORI “IL 31 MARZO CHIUDE LA SEDE DEL GIUDICE DI PACE. RISCHIO GUERRA CIVILE”

“Rimango esterrefatto in merito alla chiusura degli uffici del Giudice di Pace di Ostia, confermata dalla recente nota n 65 dello scorso 16 gennaio 2015, che rischia di scatenare una guerra civile. Invece di ampliare e rafforzare i servizi giuridici sul territorio al cittadino con questi tagli alla cieca, che non tengono conto della situazione critica in cui versano gli uffici già saturi di lavoro,  vanno ulteriormente a dimenticare un territorio complesso qual è quello di Ostia e del suo entroterra. Si continuano a colpire cittadini e professionisti che risultano essere vittime di decisioni scellerate e di una burocrazia lenta e farraginosa. Come al solito dal sindaco di Roma Marino nessuna proposta alternativa né soluzioni per l’ennesima decisione che va a calpestare i diritti degli utenti di una giustizia già allo sbando” lo dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio che presenterà un’interrogazione urgente per chiedere chiarezza sull’intera vicenda.

“La chiusura della sezione distaccata in via Costanzo Casana, prevista entro il 31 marzo con trasferimento in via Teulada 40, rischia di causare l’implosione degli Uffici di Roma già carichi e rallentare notevolmente qualsiasi operazione, compromettendo ulteriormente il rapporto tra il cittadino esasperato e le istituzioni incapaci di garantire i servizi pubblici essenziali. Con i suoi provvedimenti irrazionali con lo spauracchio Renzi arriva il colpo di grazia anche ad Ostia” conclude Santori.

Roma 2 febbraio 2015

Pubblicato: 03/02/2015
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