N°13/2010 Registro Stampa Trib.di Roma il 19/01/2010 - Direttore Responsabile: Giulio de Nicolais d'Afflitto.
NUMERO 159° Aprile 2024 Anno XIV°  

Intervista allo scrittore Fabio Bernardini.

di Maryana Bilyk

Intervista allo scrittore Fabio Bernardini.

Chi sei? Il Fabio uomo...
In genere non riesco mai a dare delle descrizioni di me stesso. Non so da dove cominciare, posso dire che mi appassiona la ricerca storica, ho sempre voglia di conoscere e imparare, socializzare per me è molto importante perché vuol dire conoscere le persone e capire il loro pensiero. Diciamo che sono abbastanza disponibile ad ascoltare e ad aiutare, naturalmente con tutti i miei limiti e freni anche perché in una società perversa come la nostra l’altruismo non è considerato nè previsto. Ma naturalmente sarebbe più utile sentire cosa pensano gli altri di me anche perché uno dei miei difetti è proprio quello di non essere capace a promuovermi!

 

Il tuo segno zodiacale? 

Sagittario.  Segno di fuoco,  attivo e dinamico, trascinante, ottimista e fiducioso verso la vita. Energico e curioso.  

 

Il Fabio scrittore...   
La scrittura mi serve per evadere dalla quotidianità. Le idee mi vengono a qualsiasi ora del giorno e così cerco di trovare immediatamente qualche foglio di qualsiasi formato per non scordarmi. Poi raccolgo tutti gli appunti e intreccio il racconto con fantasia e qualche riferimento storico. Naturalmente in ogni storia c'è sempre una parte di esperienza diretta.  (risposta 4 righe)

Quale pizza è la tua preferita?

Non ho dubbi: la Margherita! Bella calda e con la mozzarella filante…


La tua storia professionale. 
Sono laureato in Scienze politiche. Ho lavorato per circa due anni presso la Polizia Penitenziaria e successivamente ho approfondito gli studi anche nel campo criminologico, che infatti hanno ispirato i primi saggi dove tratto di antropofagia "Una società di Cannibali, la storia i miti, i terribili crimini del nostro tempo" e di computer crime come "Killer in rete" dove già nel 2004 cominciavo a raccogliere i primi elementi che avrebbero poi caratterizzato il cyberspazio, dove il male e il bene navigano senza sosta. Naturalmente mi sono poi appassionato ai racconti noir e così ho scritto i miei primi cinque racconti brevi raccolti in un unico testo dove all'interno della città di Roma, in diversi quartieri, avvengono situazioni di ogni sorta, i protagonisti sono molti ed uno al tempo stesso, ovvero l'Uomo, si tratta di "Subbuglio in metropoli". Successivamente ho cominciato ad avventurarmi nel romanzo storico, una autentica sfida per la complessità di studi e documentazioni da reperire. La cosa mi ha appassionato molto e sono nati così i due episodi di "Brucker e l'astrolabio di Abelardo" e "Il segreto delle sette dame" dove l'intreccio tra passato e presente è molto forte, e il personaggio è il professore di storia medievale Giacomo Brucker.

Il tuo autore  preferito e perché
Molti sono gli autori preferiti, naturalmente Arthur Conan Doyle lo metterei tra i primi, è il primo autore che mi ha fatto apprezzare la lettura del genere noir, dove i crimini vengono risolti senza uso di alcuna tecnologia ma con la semplice logica unita all'intuito e spirito di osservazione, cosa oggi poco di moda. 

 

Il tuo romanzo preferito e perché
Posso dire che la mia passione sono i romanzi noir sullo stile di Doyle o Christie per la loro semplicità descrittiva, immediatezza di immagini, lasciano molto spazio alla fantasia del lettore senza togliere nulla al racconto. Attualmente Ken follet e Dan Brown hanno per me un pari interesse sia per la loro capacità descrittiva che per la loro capacità di richiamare la storia senza essere troppo pesanti.

Breve recensione del tuo nuovo romanzo. Nel primo romanzo, "Brucker e l'astrolabio di Abelardo", basato sulla scandalosa storia d'amore, tra il filosofo Abelardo e la sua allieva Eloisa, molti lettori si erano appassionati al personaggio del professore di storia medievale Giacomo Brucker. Dunque un altro episodio era ormai doveroso. Ed ecco che nelle librerie, ma anche in formato e-book, arriva la seconda avventura del professore di storia medievale: "Il segreto delle sette dame", La Ragnatela editore. Balzando da un periodo storico all’altro, tra medioevo e risorgimento, districandosi tra leggenda e realtà, ma anche tra sentimenti e relazioni tormentate, Brucker tenterà di risolvere un complicato rompicapo andando ad indagare in luoghi religiosi di rara bellezza e di grande importanza, osservandone sempre con rispetto il loro fascino e mistero. Tutto questo porterà il protagonista a conoscere una verità da tutti bramata e che forse si rivelerà più semplice di quella immaginata. Romanzo nato da un evento riportato dalle cronache antiche: un carico di un prezioso tesoro non ben definito fu trasportato in tutta segretezza da Gerusalemme in Francia da sette dame e quattro cavalieri. Che sia leggenda o realtà non importa, rimane solo lasciarsi trascinare dalla fantasia e dagli eventi narrati per rivivere insieme al protagonista la nuova avventura.

Progetti futuri 
Non so, ho vari appunti scritti con delle idee. Dopo questi ultimi romanzi storici potrei ritornare al noir. Altra ipotesi è quella di un ritorno alla saggistica magari completando ed integrando ciò che ho già scritto nel passato ma ovviamente non dirò di più.

Un consiglio per i giovani che intendono cominciare a scrivere. 
Scrivere fa sempre bene e aiuta la mente a disintossicarsi dagli stress sociali. Ma la capacità di scrivere è una dote assai rara e avverto subito che in Italia è difficile campare da scrittore. Bisogna considerarlo un hobby. Nell'attuale condizione sociale l’aspirante letterato deve rinunciare ai sogni di gloria, all’illusione di gratificazioni economiche o grosse retribuzioni.  se ha i canali giusti di conoscenze ...ma questa è un'altra storia.

Pubblicato: 24/12/2017
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